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lunedì 6 febbraio 2012

Leonard Cohen - Old Ideas

Columbia, 2012


Voto: 7



La voce di un vecchio che ha fumato troppe sigarette e che ora si trova ad andare in giro con un pacchetto di caramelle balsamiche sempre nella tasca della giacca. E ne mangia una prima di far ascoltare le sue parole al pubblico di un piccolo caffè. Accompagnato da qualche vecchio strumento e un paio di voci femminili a far da coro. Con un colpo di tosse di tanto in tanto. Cosa avrà mai da dire? Old ideas si apre con un discorso allo specchio di Leonard, quasi a farsi da solo la stessa domanda. La risposta è nei versi d'amore che riempiono il resto del disco, in un atmosfera sempre in bilico tra la pace dei sensi e la malinconia di una vita portata sulle spalle. Nel caldo del caffè Leonard lascia spazio a qualche parte strumentale, quasi a permettere ai clienti seduti al tavolino di ordinare da bere e scambiarsi opinioni su quello che hanno appena sentito. A fine esibizione ci saranno applausi composti prima che qualcuno faccia partire il jukebox, magari con un po' di ritmo in più per ravvivare l'aria. Quello che rimane di tante parole, a volte troppo fumose, non è certamente la musica che le accompagna, semmai qualche verso, che richiama un viso a noi conosciuto, che si specchia in qualche nostra esperienza di vita. E l'anima poetica di questo disco.



L.

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