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venerdì 23 settembre 2011

Kasabian, Velociraptor! - Teorie evolutive


Addio allle atmosfere graffianti di Underdog e Club Foot che mi facevano venir voglia di pogare in una pozza di sudore.
Pare che giunti al loro quarto album i Kasabian, o almeno chi di loro scrive i pezzi, si siano innamorati. Con tutti i luoghi comuni del caso.
Il disco è pulito dalle distorsioni e dagli ammiccamenti elettronici e pure romantico, senza per questo abbandonare la qualità. Anzi, in un pezzo come La Fee Verte (che pare della lingua di quelli dello champagne ma non ci giurerei) i macellai armeni (si usi Google) mi ricordano inaspettatamente e stupendamente i Beatles. Addirittura.
Eppure la titletrack inganna di brutto perché Velociraptor! messa in mezzo all’album è forse l’unico pezzo a richiamare fortemente l’odore dei vecchi lavori degli inglesi.
I velociraptor si sono estinti, i Kasabian si sono evoluti.

Best tracks: La Fee Verte, Acid Turkish Bath (Shelter From The Storms)

L.


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