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lunedì 16 aprile 2012

Florence + The Machine - Unplugged

Island, 2012


Voto: 4


Senza tanti giri di parole, Florence Welch è un animale da palcoscenico. Basta vedere la scenografia agli ultimi Brit Awards per la performance di No Light No Light o qualche video su YouTube per rendersene conto. Oppure semplicemente mettere le cuffie, ascoltarsi l'album Ceremonials dello scorso anno e lasciare viaggiare e volteggiare la vostra fantasia.
L'annuncio del suo album live in acustico non ha fatto altro che stuzzicare la mia fantasia. L'hype, nel suo piccolo, era abbastanza elevato e anche piuttosto logico: bella voce, bei live, le emozioni delle versioni acustiche e la possibilità di racchiudere il tutto per sempre in una registrazione. Ma purtroppo tutte le aspettative vengono smontate al momento dell'ascolto. Il leone che ruggiva selvaggio negli album è stato rinchiuso in una gabbia e steso a colpi di sedativo. La potenza della voce di Florence è affievolita e debole, il carisma è bassissimo e la piacevolezza di ascoltare anche i brani più energetici viene a meno. In brani come Shake It Out o Dog Days Are Over mi aspetto che le orecchie mi esplodano e che i brividi invadano il mio corpo, ma tutto quello che riesco a sentire è un gattino che miagola. E che non pare nemmeno lui soddisfatto.
Ma per fortuna l'unplugged è solo una piccola eccezione live.

P.



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