Pagine

mercoledì 27 luglio 2011

I Cani, Il Sorprendente Album D'Esordio Dei Cani - Generazione a quattro zampe

Adolescenti sbarbati che mettono su una band sognando belle ragazze e soldi; e che, non sapendo suonare, scelgono di fare un elettropop vivace quanto monotono e stancante; con lo stesso tono vocale tenuto per tutto il disco.
Questo direbbe di loro uno straniero senza conoscenza della lingua italiana.
Questo è quello che in fondo dicono di loro sul profilo Facebook. Solo l'ennesimo gruppo pop romano.
Io che l'italiano lo conosco vengo rapito subito dai testi.
Manciate di luoghi comuni adolescenziali cantati (si fa per dire) in modo grottesco ed ironico; così grottesco ed ironico che diventa intelligente e geniale; con un talento lessicale che gli permette di fare veroniche con le parole. Aspiranti DJ che aspirano coca.
E poi c'è il continuo riferimento all'immaginario generazionale da Facebook a Vasco Brondi.
Alla musica (si fa per dire) non ci bado quasi più per gran parte del disco.
Anzi, mi viene da pensare che anch'essa sia nient'altro che la parodia di un mondo musicale da cui prendono le distanze.
D'altra parte ci si può aspettare questo ed altro da un gruppo che nessuno ha mai visto in faccia; solo foto di cani rilasciate in giro per il web. (A fine anno partirà il loro primo mini-tour; maschere scontate.)
Un disco d'anticonformismo leggero e geniale per I cani, abbandonati in autostrada da vacanzieri troppo concentrati su velleità che aiutano a scopare.

L.


Velleità by I Cani

Nessun commento:

Posta un commento